When you are a genuine fan of the Italian Western then you are certainly familiar with the excellent: Spagehettiwestern database - Il database del Western Italiano.
This site is a real treasure trove for everything connected to the Italian Western which is a huge undertaking knowing that during the height of this genre there were around 800 westerns made in Italy and Spain. So they have a lot of material to cover. Marisa Mell could not escape during her career this very popular movie genre in the 60's and 70's and made thus several spaghetti westerns.Now the people responsable behind the Italian Western Database have made a documentary about their beloved movies. It took a while to complete this film but the first part of the triology is at last available. Let's hear what they have to say about their work of love:
"Destinato ad influenzare per anni, e ancor oggi, tanti altri generi, il Western italiano non ha mai avuto una voce. La voce di una critica più ampia. Questo documentario vuole essere quella voce. Vuol essere un lungo plauso a un genere poco conosciuto, poco capito ma soprattutto troppo poco amato per quanto invece esso non abbia fatto per il Cinema non solo italiano ma anche estero. Il Western italiano ha avuto molto più di una storia, ha avuto una identità. E come tutte le identità la sua storia non è mai finita. In un appassionante viaggio tra la filmografia di svariato genere, il documentario mette in luce le contaminazioni che il Cinema Western ha saputo dare ad opere divenute poi di prestigio e ricoperte di premi. Un'influenza avvenuta sempre in silenzio. Quello stesso silenzio che tanto caratterizzava certi suoi tipici eroi dagli occhi di ghiaccio. I premi per molti di questi grandi film Western non sono però mai arrivati. La Voce del Western, con un velo di provocazione ma con tanto amore verso questo genere, intende raccontare di come a volte i premi dimentichino di dare merito alle fonti di tante ricchezze, solo perchè sono fonti silenziose. Dedicato agli amanti del genere ma pensato per chi quel genere non lo conosce, forse non lo ha neanche mai apprezzato, convinto che dietro i mantelli dei cowboy della produzione italiana ci fossero solo pistole e cavalcate. Questo viaggio vi mostrerà quant'altro c'era da scoprire. La follia, la distruzione, la vendetta, la pietà, la rinascita, l’amore e poi la vita del West che rendeva tutto più difficile e la violenza che sembrava essere l'unica risposta possibile. Il Cinema deve tanto alla sofferta onestà con la quale il Western sapeva parlare di temi così distanti mescolandoli, come del resto voleva la grande lezione della tragedia greca, in un’unica complessa trama che è l'uomo.La critica cinematografica per anni ha sottovalutato una lettura più approfondita di molti di questi film, ma soprattutto ha ignorato come molti registi da Tarantino a Jarmusch si siano ispirati a questi film. Ha ignorato come ogni regista italiano raccontava nei suoi western, il suo mondo, il suo viaggio,le sue passioni. Perchè il West, con quel deserto che anche la critica dimenticava, con i suoi spazi aridi per molti di questi grandi autori è stata una sfida e alcuni di essi proprio li, vi hanno lasciato le loro opere migliori."
"Destinato ad influenzare per anni, e ancor oggi, tanti altri generi, il Western italiano non ha mai avuto una voce. La voce di una critica più ampia. Questo documentario vuole essere quella voce. Vuol essere un lungo plauso a un genere poco conosciuto, poco capito ma soprattutto troppo poco amato per quanto invece esso non abbia fatto per il Cinema non solo italiano ma anche estero. Il Western italiano ha avuto molto più di una storia, ha avuto una identità. E come tutte le identità la sua storia non è mai finita. In un appassionante viaggio tra la filmografia di svariato genere, il documentario mette in luce le contaminazioni che il Cinema Western ha saputo dare ad opere divenute poi di prestigio e ricoperte di premi. Un'influenza avvenuta sempre in silenzio. Quello stesso silenzio che tanto caratterizzava certi suoi tipici eroi dagli occhi di ghiaccio. I premi per molti di questi grandi film Western non sono però mai arrivati. La Voce del Western, con un velo di provocazione ma con tanto amore verso questo genere, intende raccontare di come a volte i premi dimentichino di dare merito alle fonti di tante ricchezze, solo perchè sono fonti silenziose. Dedicato agli amanti del genere ma pensato per chi quel genere non lo conosce, forse non lo ha neanche mai apprezzato, convinto che dietro i mantelli dei cowboy della produzione italiana ci fossero solo pistole e cavalcate. Questo viaggio vi mostrerà quant'altro c'era da scoprire. La follia, la distruzione, la vendetta, la pietà, la rinascita, l’amore e poi la vita del West che rendeva tutto più difficile e la violenza che sembrava essere l'unica risposta possibile. Il Cinema deve tanto alla sofferta onestà con la quale il Western sapeva parlare di temi così distanti mescolandoli, come del resto voleva la grande lezione della tragedia greca, in un’unica complessa trama che è l'uomo.La critica cinematografica per anni ha sottovalutato una lettura più approfondita di molti di questi film, ma soprattutto ha ignorato come molti registi da Tarantino a Jarmusch si siano ispirati a questi film. Ha ignorato come ogni regista italiano raccontava nei suoi western, il suo mondo, il suo viaggio,le sue passioni. Perchè il West, con quel deserto che anche la critica dimenticava, con i suoi spazi aridi per molti di questi grandi autori è stata una sfida e alcuni di essi proprio li, vi hanno lasciato le loro opere migliori."
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